domenica 5 febbraio 2017

fear

When i was a child i was so scared of the boogeyman, i forced my father to check all the room to see if the boogeyman was hiding somewhere. My dad used to console me after checked, he gave me a kiss on the forehead and left the room leaving me in the darkness.
 i'm not afraid from boogeyman anymore.
Now i'm afraid from myself, my feels, my future... my life. And if all this isn't worth it, if all the thing i'm doing isn't enough to make me feel better?
I'm so afraid of my feels. Always. If i feel something too intensely, i'm scare that it will make me suffer, but if i don't feel anything i'm scared again.
The boogeyman was nothing against this. And maybe it will better, maybe all will go good, or maybe i'm simply trying to convince myself.
But you know what? if i have to walk this world alone, i won't be afraid to do it.

venerdì 30 dicembre 2016

i need feels

i want something that makes me feel alive, i need it.
Every day i wake up and look at my room, at my life, at my phone and all i see is the nothing.
I'm alone. I feel like i'm in the middle of the destruction, it's like if every single part of my life is boring. School, friends, parents, home, even I. And i don't think that i can live like this, i just not ready do hold all this. Even me writing this, make me bore... and i can't feel anything... i need something to make me feel something, anything...
this blog is boring, my family is boring, my life is boring.... and i can't stand this! I just want to go back when my life was better..... but maybe is to late for this.

domenica 30 ottobre 2016

odio

Ho litigato con i miei genitori, di nuovo.
Non sono la tipica ragazza che va in giro a dire che odia i genitori, ma questa volta ci è mancato davvero poco. Odio come parlano, odio come pensano di essere superiori, odio molte cose, troppe.
Vogliono che io pensi come loro che hanno più di cinquant'anni, e non come una ragazza della mia età. Vogliono che io sia diversa, e credono di convincermi con la grande stronzata che lo fanno per me, ma non sono stupida, lo fanno per loro stessi. Perché hanno in qualche modo bisogno, di poter dire che loro figlia è diversa, che gli da retta. Lo odio.
Altra cosa che odio? Rimanerci male, lo odio da morire, odio che quando si parli del mio rapporto con loro io diventi così...fragile. Non lo sono mai stata e odio esserlo. Odio che tutti mi facciano i complimenti, dicono che vorrebbero una figlia come me, che i miei genitori si vantino per questo, ma che quando siamo solo noi tre in casa cambia tutto e io divento la peggior figlia del mondo. Lo odio.
Odio che non mi capiscano, odio che continuino a fare i genitori aperti e a fare gli amici, mentre in realtà non sono altro che dei genitori con una mentalità chiusa. Odio voler rimanere fuori da casa il più possibile nella speranza di non vederli per non litigare ancora, odio che tutti si sentano al sicuro a casa loro tranne me, lo odio.
Odio che cerchino di farmi diventare una marionetta che deve raggiungere gli obbiettivi che loro non sono mai stati in grado di raggiungere, odio che credino davvero che farò quello che vogliono. Pensano davvero che io sia con così poca personalità? Beh si sbagliano di tanto! non lo sono, e non lo sarò mai. non farò come mia sorella o mio fratello, ma non diventerò nemmeno la loro marionetta personale. Questa è la mia vita, se loro hanno sprecato la loro, non arrivando ai loro obbiettivo sono fatti loro. ma non gli permetterò di mettere mano sul mio futuro. non ne hanno il diritto mi appartiene e lo difenderò ad ogni costo.
Non sono la loro piccola copia, non devono pensare che farò quello che loro non sono riusciti a fare, perché se manderò a puttane la mia vita sarà solo colpa loro.

Non ho riletto niente, e solo un qualcosa che ho bisogno di scrivere per calmarmi, non mi importa se sono ragionamenti confusi, stesi male o stupidi, ne avevo bisogno per liberarmi di questo peso.

domenica 23 ottobre 2016

can I do it?

Sometimes i ask to myself, can I do it? can I really do it?
Maybe I can't, maybe it isn't for me, maybe i'm not smart enough to do it. A lot of maybe.
Other time I just say to myself that i can do it, i have the chance to do it. But what if i am wrong?
And all the people aspect thing from me,  make me pressure, so much pressure, and i'm not able to say, that i can't do it. I hate when someone come next to me, and say that i can do it, like if it were a walk in the park.
I want to tell him/her that it's hard for me, but like all the time i just smile and say that i can do it.
Maybe i'm not strong enough, i don't know but I don't know a lot of thing, because i'm young and inexperienced, but if society think that i'm old enough to do this, i have to be. I am really confused, and i can't be myself with nobody.
And nothing, i just needed to get something off my chest.
Sorry for how i write it, i'm not English, but this thought was created in English, so it's seems right to me to write it that way.



venerdì 15 aprile 2016

Chi sono?

care....
pensavo di scrivervi qualcosa su di me, ma quando mi sono trovata la pagina bianca di word davanti, ho pensato, chi sono veramente io?
Posso dirvi cosa studio, cosa mi piace fare, potrei stare ore e ore a parlarvi del mio carattere particolare, ma in questo blog, voglio essere spontanea, come nella vita reale, e scrivere tutto quello che mi viene in mente.
E quando ho guardato questo foglio bianco, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la teoria di Pirandello.

Pirandello era convinto, che ognuno di noi, si trovasse nascosto dietro ad una miriade di maschere che gli vengono imposte e che noi stessi imponiamo a noi stessi, che ogni individuo che ci circonda ci vede con una maschera diversa, cosa che d'altronde anche noi facciamo con gli altri. Pirandello pensava che se l'uomo si fosse tolto tutte queste maschere di lui non ci sarebbe stato più niente tranne il flusso della vita che scorre liberamente come in una cascata. Che saremmo stati come animali, liberi da ogni aspettativa della società, da ogni inibizione...

Quindi io mi sono divertita per tutto il tempo in cui ho letto il libro "uno, nessuno e centomila", ad immaginare come ognuno dei miei conoscenti mi vedesse, che maschera mi hanno affibbiato?
E osservandoli con maggiore attenzione, cosa che amo fare, mi sono accorta che riuscivo a visualizzare la così detta maschere. 

Ognuno di loro si aspettava un certo comportamento da me, un modo di parlare diverso, ma mi sono accorta soprattutto che, sia io che gli altri, a seconda del grado che la persona con cui interagiamo occupa nella nostra vita, tendiamo a cambiare il nostro comportamento o perlomeno a fargli acquisire diverse sfumature. 

Quindi vi lascio liberi di affibbiarmi la maschera che preferite, potrei essere una ragazza maliziosa dagli occhi di giada, come potrei essere la ragazzaccia con gli occhi blu, la solitaria dai misteriosi occhi scuri, oppure l'accattivante vicina dai capelli ribelli, o perché non il tipico topo da biblioteca con una spessa montatura nera agli occhiali.... 

Ma la vera domanda è....chi siete voi?